Quando ero più giovane e letteralmente “ammalato” di magia, organizzavo spesso delle serate a casa mia con alcuni maghi del Clam di allora. Spesso capitava che anche personaggi non di Milano venissero da me, non so spiegarvi come e perché, ma quasi tutti i maghi stranieri e italiani di passaggio a Milano finivano a casa mia. Tra questi ne cito alcuni: Dani Lary (vincitore fism), Marc Antoine, Alexander e altri.
Ma c’era un mago che raramente mancava a questi miei appuntamenti, lui era Toni Mantovani.
Tony è stato una guida per tutti noi oggi anzianotti del Clam, lo stesso Raul Cremona lo ricorda come un suo maestro. La conoscenza magica di Tony era pari alla sua disponibilità, non negava mai un aiuto o una spiegazione a chi gliela chiedeva, come una sorta di “chioccia” amava condividere il suo sapere con gli altri maghi.
Tony ebbe il merito di portare in Italia i primi effetti di quel nuovo modo di fare closeup che iniziava a dilagare negli USA. Aveva una biblioteca magica ricchissima.
Toni era un prestigiatore a 360 gradi, poteva intrattenere il pubblico con stupendi effetti di closeup, ma anche con la magia da scena, ricordo il suo bellissimo numero ispirato a Fred Kaps, mago olandese che a lui piaceva moltissimo.
Io ricordo con tanta nostalgia il suo modo garbato di porsi con il prossimo, la sua simpatia e la sua voglia infinita di fare magia. Quando è scomparso ha lasciato un vuoto immenso, personalmente mi manca moltissimo. Spero che oggi, da qualche parte, stia stupendo anche chi di miracoli se ne intende.

Puglielli Arduino

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